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Padova Pannelli Mirabilia   31 La chiesa e il monastero di san Benedetto vecchio modi: foto mappa
 
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Sul pannello si legge: Il monastero di San Benedetto, promosso nel 1195 dalla famiglia patrizia dei Transelgardi Forsatè poi Capodilista, è una delle fondazioni patrocinate dalle grandi famiglie magnatizie della diocesi di Padova, secondo una consuetudine piuttosto diffusa nella zona nei secoli XII e XIII. Inizialmente il monastero occupò una comunità monastica doppia, maschile e femminile, obbediente alla Regola fondata dal beato Giordano Forzatè; ma i dissidi sorti fra i gruppi nella gestione dei beni nel 1259 costrinsero il vescovo a dividere la comunità. A San Benedetto Vecchio rimasero le monache, mentre i monaci fondarono il cenobio di San Benedetto Novello. Fin dall'origine il monastero ebbe uno stretto legame con i Signori, anche in virtù delle parentele fra le badesse e la famiglia. Un ruolo molto importante fu ricoperto da Anna Buzzaccarini, sorella di Fina, la moglie di Francesco il Vecchio. La Buzzaccarini, badessa dal 1356 al 1397, ebbe il merito di abbelire il monastero e di rinnovarlo a proprie spese, facendo costruire nuove stanze di servizio. In onore della sorella Fina commissionò a Giusto de' Menabuoi gli affreschi della cappella di San Ludovico raffiguranti Scene dell'Apocalisse (i dipinti sono andati perduti a causa del bombardamento del 1944). Ad Anna sucedette Orsola Buzzaccarini, ricordata per aver donato nel 1402 la chiesa di Sant'Orsola fuori di Porta Portello ai Francescani Riformati, che vi si stabilirono. Grazie all'ingente patrimonio accumulato, il monastero resse alla crisi che nel Quattrocento investì numerosi complessi monastici.
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