Sul pannello si legge: Francesco Novello libera Padova dalle truppe dei Visconti nel 1390
Approfittando della debolezza di Francesco Novello, sfinito dalle guerre con Venezia e gli Scaligeri, il 18 dicembre 1388 Gian Galeazzo Visconti conquista Padova. L'll febbraio il Novello rinuncia alla Signoria e parte per l'esilio. Giunto però al Castello di Cortusone, presso Asti, il Carrarese si organizza e usando i preziosi di famiglia che aveva portato con sé riesce ad ottenere appoggi sufficienti a far perdere le proprie tracce. Si imbarca alla volta di Marsiglia e punta verso Firenze. Preoccupate dello strapotere dei Visconti, Firenze e Venezia rimangono neutrali. Francesco si reca in Baviera alla ricerca di appoggi. Mentre il clima in città si accende sempre più di astiosità nei confronti del governo visconteo, Francesco II prepara il suo esercito accogliendo i fuoriusciti padovani. Con l'aiuto del Conte di Ottemburg, marito di Lietta Papafava, in aprile, Francesco è pronto per la guerra. Scende dalla Germania e attraversa indisturbato il territorio veneziano e quello padovano, giungendo ad accamparsi a Vigodarzere. In città, al grido "Viva il Carro e la Casa da Carrara", i padovani insorgono contro i milanesi, mentre Francesco assalta Porta Codalunga e, nella notte tra il 18 e il 19 giugno (1390), entra in città attraverso il canale della "Bovetta di San Giacomo" e il Portello di San Mattia davanti agli Eremitani. |