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Sul pannello si legge: Nel corso del nono decennio del Duecento il Comune riorganizzò tutta un'area compresa tra l'Università e il Salone, erigendovi le sedi delle magistrature cittadine. All'interno i palazzi ospitarono gli uffici amministrativi e le sale per le assemblee, mentre sotto gli ampi porticati dell'esterno furono collocati i banchi del commercio, con l'eliminazione delle file disordinate delle bancarelle disposte sotto tettoie e ripari provvisori. Il Palazzo degli Anziani, ultimato della seconda metà del 1285 sotto la podestaria di Malaspina degli Obizzi, il cui stemma è visibile sulla facciata, ospitava il Consiglio degli Anziani. Decorata in alto da una cornice di archetti pensili e ritmata da una successione di bifore, la facciata è scandita da una teoria di profonde arcate. Allo stesso anno si data il Palazzo del Consiglio, opera dell'architetto Leonardo Zise Bocaleca, eretto, come recita la lapide affissa, sotto la podestaria di Fantone de' Rossi. La facciata verso Piazza della Frutta, racchiusa tra due paraste, è ravvivata da un bel portico in pietra bianca con arcate sostenute da due capitelli bizzantini di recupero. L'uso dell'arco a tutto sesto costituisce un rimando alla classicità, comune nella Padova dell'epoca fortemente impressionata dal ritrovamento del corpo, ritenuto del mitico fondatore Antenore, nel 1274. Tra i due Palazzi si erge la Torre del Comune, detta anche Torre Bianca, originamente di proprietà dei Tiso da Camposampiero, che la vendettero al Comune nel 1215. In cima alla torre si trovava una campana i cui rintocchi richiamavano il popolo e davano l'allarme in caso di incendi. Insieme al Palazzo del Consiglio fu eretta la Torre Rossa, distrutta, che ospittava la cancelleria con l'archivio del Comune e aveva in cima una gabbia nella quale venivano esposti i malfattori. Dell'originario Palazzo del Podestà, eretto nel 1281 forse su progetto del Bocaleca, rimangono solo il pilastro e l'arco sotto il Volto della Corda. L'edificio attuale si presenta nella forma cinquecentesca delineata dall'aechitetto Andrea Moroni. |
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