Sul pannello si legge: La cultura delle piante e dei derivati dagli animali, e la loro conoscenza ai fini della salute dell'uomo, furono oggetto degli studi di molti medici e professori universitari di epoca carrarese. Si ricorda, tra gli altri, Jacopo Dondi, che scrisse l'Aggregator medicamentorum seu de medicinis semplicibus, un trattato sulle sostanze naturali usate in medicina. Anche Francesco Novello era molto interessato alla medicina e alle scienze della natura. Lo dimostra la presenza di sessanta codici di scienze mediche e naturali nell'inventario della sua biblioteca, steso nel 1404 da Francesco Zago, un funzionario della corte. Altro documento straordinario, testimone dell'interesse per i semplici vegetali è l'Erbario carrarese, oggi conservato presso la British Library di Londra. Si tratta della versione in volgare del Liber aggregatus in medicinis semplicibus, del medico arabo Serapione il Giovane, vissuto nel XII secolo. Scritto dal frate eremitano Jacopo Filippo da Padova, alterna il testo a straordinarie miniature raffiguranti le piante in tutte le parti indispensabili da conoscere per l'utilizzo. Basato sull'esperienza diretta della natura, il metodo conoscitivo dell'erbario carrarese anticipa l'impostazione empirica della ricerca naturalistica e si collega all'istituzione del primo Orto Botanico, nato nel 1545 come Horto medicinale, annesso allo Studio universitario. Destinato inizialmente alla coltivazione per fini scientifici e didattici delle piante medicinali indigene ed esotiche, adeguò poi le collezioni in base al progredire delle scienze botaniche. L'influenza esercitata dall'Orto fu enorme, e la sua varietà e vastità tali da offrire anche agli studiosi stranieri un esempio a cui ispirarsi nei propri paesi d'origine, favorendo così un prezioso scambio internazionale di conoscenze botaniche e materiale ad esse collegato. Oggi accanto alle specie medicinali e velenose, vi sono settori dedicati alla flora locale, alle piante rare o minacciate, alle diverse specie di ambiente tropicale, mediterraneo, alpino e di torbiera. |