|
Sul pannello si legge: L'oratorio di san Omobono presso la chiesa dei Servi e la fraglia dei sarti
I due oratori di San Omobono (o Uomo Buono) e della confraternita d Santa Maria del Parto, demolito dopo il 1810, facevano parte del complesso conventuale di Santa Maria dei Servi. Dal secondo proviene il bel dipinto, datato 1408, raffigurante la Madonna con il Bambino, Santi e Devoti, commissionato dalla fraglia di Santa Maria dei Servi a Federico Tedesco, e conservato nella Pinacoteca dei Musei Civici. Nell'Oratorio di San Omobono si riuniva la fraglia dei sarti, maestri e lavoratori, per celebrare la messa e partecipare ad una processione il giorno delle festa del patrono, il 13 novembre. Molti sarti avevano la bottega nel piano intermedio del Palazzo della Ragione. Gli statuti della fraglia sanciti prima del 1236 fissavano il costo esatto di ogni capo confezionato. I sarti che non rispettavano le tariffe avrebbero dovuto pagare una multa di venti soldi, metà per il Comune, metà per l'accusante. Il mestiere non era morto redditizio perché la confezione dei capi richiedeva molto tempo. Gli statuti successivi, del 1421, prescrivevano anche che il sarto non si offendesse, non nutrisse odi o rancori, non bestemmiasse e non tenesse la bottega aperta il venerdì santo e nelle altre feste della chiesa. |
| Quando: | -300 | -200 | -100 | 0 | 100 | 200 | 300 | 400 | 500 | 600 | 700 | 800 | 900 | 1000 | 1100 | 1236 | 1300 | 1400 | 1500 | 1600 | 1700 | 1800 | 1900 | 2000 | 2100 | | |
