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Sul pannello si legge: L'affresco a Palazzo della Ragione, raffigurante la Bottega dello speziale, offre una vivace descrizione iconografica dell'aspetto di una spezieria trecentesca. Si riconoscono un bancone tre albarelli - i vasi per la conservazione dei prodotti - decorati a motivi floreali e dotati di coperchio, alcuni cartocci per il trasporto delle spezie, un gosso mazzo di candele e un contenitore, forse per le ricette. Altre candele stanno alle spalle dello speziale, che è raffigurato nel'atto di pesare con la bilancia qualche medicamento estratto da un barattolo sul tavolo. Lo speziale vendeva spezie, sciroppi e i "semplici", cioè i medicamenti tratti direttamente dai fiori e dalle diverse parti delle piante. In qualche farmacia era possibile trovare anche un medico, che poteva visitare e prescrivere farmaci. La fraglia degli Speziali aveva come protettore San Michele Arcangelo, talvolta raffigurato con la bilancia. L'analogia è da ravvisare nel medesimo oggetto, che gli speziali utilizzavano per pesare erbe e medicine e l'Arcangelo per pesare le anime. Sede della fraglia fu dapprima un locale annesso alla chiesa di San Clemente, poi la chiesa di Sant'Egidio. Sui ponti della città, presso gli ospizi dei pellegrini, si trovavano alcune spezierie divenute oggi farmacie: a Ponte Altinate, al ponte delle Torricelle, al ponte San Leonardo, a ponte San Giovanni delle Navi, a ponte Molino, a ponte Corvo. Nel centro della città si ricordano inoltre la spezieria dell'Angelo, in piazza delle Erbe, quella al pozzo di via San Clemente e quella del Pomo d'Oro, all'incrocio tra via Manin e l'attuale via Monte di Pietà. Un'altra spezieria si trovava tra via Marsiglio da Padova e via Gorizia, presso la casa che fu di Lombardo della Seta. |
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