Sul pannello si legge: Secondi solo ai notai e ai mercanti nell'elenco delle fraglie contenuto negli statuti cittadini di età carrarese (1362), i lavoratori della pelle abitavano nella zona, in prossimità del fiume Bacchiglione, riedificata negli anni cinquanta del Novecento, denominata un tempo "contrada dei pellattieri" e detta oggi Conciapelli. La scelta del luogo fu originariamente legata alla vicinanza di un corso d'acqua utile nelle operazioni di pulitura, raschiatura e lavatura delle pelli."Nessuno debba raschiare pelli o pellicce o scuotere le pelli fuori dalle porte di casa né gettare sulla via le sue spezzature, la lordatura delle pelli e il marciume" recitavano infatti gli Statuti Comunali. I lavoratori della pelle sono rappresentati a Palazzo della Ragione in due momenti della loro attività : mentre depilano e puliscono la pelle e mentre la tirano sul telaio per ottenete le pergamene. Grandemente richieste dall'Archivio carrarese, dagli uffici comunali, ma soprattutto dagli studenti e dai professori dell'Università , esse venivano vendute sotto i portici a sud del Palazzo della Ragione. La vendita di pelli, pellicce e accessori in pelle si svolgeva invece in piazza dei Frutti, centro anche della vendita delle scarpe, come documenta l'antica denominazione di piazza del Peronio (perones = scarpe). |