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Sul pannello si legge: Dopo la sconfitta subita su Piave nel 1373 contro i Veneziani e la pace durissima imposta dalla Serenissima, Francesco il Vecchio si dedicò a opere di pace ma in cuor suo meditava la vendetta. Si preparò ad una nuova guerra aizzando contro la Serenissima il re d'Ungheria, il duca d'Austria, il patriarca d'Aquileia e Genova. Intanto Genova, eterna rivale di Venezia, coinvolgeva gli Scaligeri, Ancona e la regina Giovanna di Napoli. Le ostilità inziarono nel 1378. Giovanni degli Obizzi da Lucca, comandante delle truppe carraresi, si diresse verso Oriago mente dalle Alpi scendevano ad assediare Mestre cinquemila soldati tra slavi e magiari. Intanto Genova sconfiggeva nelle acque di Pisa la flotta veneziana comandata da Vittor Pisani mentre ungheresi, genovesi e padovani assediavano Chioggia. Quando la flotta genovese comandata da Pietro Doria giunse nelle acque di Chioggia, Francesco il Vecchio inviò i suoi cento ganzaroli addestrati all'arrembaggio e forniti di bombarde e balestrieri. L'attacco si prolungò per alcune ore finché i genovesi riuscirono ad appiccare il fuoco al ponte levatoio. Dopo un feroce corpo a corpo, genovesi e padovani occuparono la cittadina. Per Venezia fu un momento difficile perché i genovesi giunsero a minacciare il porto della città, ma nel giro di un anno si riorganizzarono e le navi della Serenissima al comando di Vittor Pisani bloccarono la flotta genovese. La guarnigione di genovesi e padovani che difendevano la città non potè fare altro che aprire le porte al ritorno del Doge Andrea Contarini. Chioggia era persa e anche le sue ricche saline. |
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