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Sul pannello si legge: L'istituzione del Monte di Pietà, voluta dal Beato Bernardino da Feltre e ufficializzata a Padova dal Vescovo Pietro Barozzi nel 1491, prevedeva il prestito di denaro in cambio del deposito temporaneo di oggetti, con un costo molto modesto ed evitava che i poveri diventassero vittime dell'usura. Nel 1519 il Monte di Pietà padovano chiese al governo veneziano la proprietà dell'attuale Palazzo del Monte, al fine di farne la sede principale dell'Ente. Nel 1530 iniziò la ristrutturazione dell'edificio, che nel frattempo era stato compromesso da un grave incendio. L'architetto Giovanni Maria Falconetto progettò la nuova facciata, innestando sull'originario portico trecentesco - risparmiato dall'incendio - una partitura di elegante gusto classico. Le sei arcate dell'alto porticato, simili a quelle di edifici ascrivibili ad un periodo compreso tra la fine del Duecento e l'inizio del Trecento - come il Palazzo del Podestà e il Palazzo degli Anziani -, sono costruite a blocchi di trachite, usata anche nel Fondaco delle Biade eretto da Fra Giovanni degli Eremitani nel 1302. Al palazzo trecentesco sono riferibili alcune cornici laterizie presenti nel sottoportico. La ristrutturazione del palazzo proseguì sul lato di via Monte di Pietà, con l'acquisizione , nei primi del Seicento, delle case dei Camerlenghi. La possente facciata manieristica, opera di Vincenzo Dotto , fu eretta tra il 1611 e il 1613. Ulteriori ampliamenti interni si datano nell0Ottocento. |
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