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Padova Pannelli Mirabilia   54 Le fraglie nello statuto carrarese del 1362. La Garzeria... modi: foto mappa
Le fraglie nello statuto carrarese del 1362. La Garzeria...
Sul pannello si legge: Le fraglie nello statuto carrarese del 1362. La Garzeria e l'Arte della Lana

Mentre nel primo periodo comunale si era diffusa soprattutto la produzione e la lavorazione del lino, quella della lana era rimasta pressoché assente dal mercato. Infatti i primi folloni e le prime gualchiere per la lavorazione della lana sono documentate in città solo a partire dal terzo quarto del Duecento. Nell'elenco delle trentasei fratalie contenuto negli Statuti di Padova del 1362, che riportano la realtà del 1287, i tessitori e i lanaioli compaiono all'ultimo posto. Bisognerà aspettare la fine del Trecento per vedere nella processione del Santo, che rispecchiava nella disposizione dei partecipanti il rispettivo posto nella gerarchia delle fraglie, i rappresentanti dell'Arte della lana figurare per primi. Il capovolgimento della situazione si deve in massima parte alla Signoria dei Carraresi. Il primo a promuovere l'Arte della lana fu Ubertino che, consapevole dell'arretratezza tecnica del comparto tessile, favorì l'immigrazione di artigiani ed esperti e potenziò gli apparati di produzione. Nel 1359 Francesco il Vecchio concesse ai tessitori l'uso di un locale chiamato "Fondaco dei panni", in Piazza delle Erbe. Il Fondaco rimase tuttavia di proprietà di Francesco il Vecchio, che aveva il monopolio della distribuzione. Nel 1368 fu varato il codice statutario della cosiddetta Università della Lana, e successivamente, sotto il governo di Francesco Novello, venne smantellato il Fondaco e sorse la nuova Garzeria, tra le attuali Piazzette Garzeria e Cavour. Si svolgevano qui le ultime fasi della produzione, ossia la garzatura, lo spurgo e la bollatura col contrassegno dell'arte. La Garzeria era di proprietà corporativa, ma il signore ne eleggeva il rettore e ne legittimava l'attività. All'indomani della conquista veneziana la città di Padova chiese a Venezia il riconoscimento dell'Arte della Lana, che ormai costituiva una delle fonti di ricchezza cittadine.
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