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| Alì non capisce |
Alì è povero, vive in una misera capanna vicino ad una sorgente d'acqua.
Il suo paese è ricco di petrolio, ma è soggetto ad una feroce dittatura: pochi vivono nel benessere.
Alì vive del suo lavoro: un po' di pane, l'acqua della sorgente.
Un amico lo avvicina e gli suggerisce di farsi furbo, di integrarsi nei meccanismi del potere.
Alì vede la violenza, il privilegio: vede tutto ciò e non capisce.
Un giorno il suo paese è liberato dalla dittatura, la gente è allegra e festeggia per le strade, ma lui non sorride.
Un cronista straniero nota la sua tristezza e lo intervista: gli parla di democrazia e di libertà , ma Alì vede rovine, vede morte e non capisce.
Passano gli anni, il suo paese ora è democratico. Le multinazionali fanno affari con i nuovi governanti. Un fiume di petrolio esce dalle frontiere e un fiume di beni entra.
La pubblicità riporta il denaro là da dove è provvisoriamente uscito.
Il suo amico torna a trovarlo, più allegro che mai gli parla di viaggi all'estero, di meravigliosi paesi, di lussi e di ricchezze, poi scuote la testa: Alì è ancora uno stupido, Alì non capisce.
Lui torna nella sua tenda, guarda la sua brocca d'acqua e il suo pane: ora sanno un po' di petrolio e di corruzione.
A che serve tutto ciò? Alì non sa rispondere, Alì non capisce.
Padova 2003-03-22 Gianfranco Novo |
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